"La Bowesfield" è
forse l'immersione più conosciuta dalla comunità
subacquea messinese. l'immersione ha luogo da terra,
proprio di fronte alla piazzetta antistante la chiesa di
Torre Faro c'è un muretto a ridosso del quale molti
subacquei hanno preparato la loro attrezzatura per poi
scendere verso la spiaggetta situata a destra, li
effettuiamo gli ultimi controlli prima di immergerci.
Scivoliamo nell'acqua seguendo il declivio del fondale,
intorno ai 25 metri ci stacchiamo da esso pinneggiando
nel blu fino a quando all'improvviso apparirà di fronte
a noi la grande prua della Bowesfield in perfetto
assetto di navigazione. Il primo impatto è mozzafiato si
ha quasi l'impressione di essere investiti dall'enorme
spartiacque, ci vuole qualche secondo per realizzare che
la Nave è lì immobile da oltre un secolo, ripreso fiato
iniziamo ad ammirare le concrezioni spugnose che
ricoprono ogni centimetro della nave esposta alle più
impetuose correnti dello stretto. Questa immersione non
è da sottovalutare, per correnti e profondità è da
considerarsi una immersione di difficoltà alta, la
sommità della prua è posta a -32 mt, il ponte di comando
posto circa a metà nave è già ad una profondità di 47
metri. Ancora più giù solo per i subacquei tecnici, a 65
metri è possibile ispezionare il pozzetto dell'elica,
dove è visibile il solo asse. Risalendo la murata di
dritta è possibile ammirare le gorgonie gialle e rosse
fino al profondo squarcio che fu la causa
dell'affondamento nel 1892. E' ora di rientrare a queste
quote il consumo diventa significativo così come
l'accumulo di azoto e ci aspetta una sosta di
decompressione prima di poter riemergere. |